Tempo, lavoro, retribuzione e altri elementi “decorativi”
“Il figlio del calzolaio va in giro con le scarpe rotte”: penso non esista proverbio migliore per descrivere lo stato in cui, attualmente, si trova il mio blog… 🙂
Eppure ho letto, leggo e continuerò a leggere migliaia di articoli in cui si consiglia di non perdere di vista la propria immagine, scrivendo post su post (ovviamente di qualità), condividendo gli stessi sui social network (ovviamente differenziando ogni contenuto in base alla piattaforma di riferimento) e commentando anche testi altrui (ovviamente con educazione). Ovviamente.
Lo so. E allora? Perché non riesco ad applicare questi utili suggerimenti? Semplice, non sempre trovo il tempo: parolina magica che scandisce le nostre giornate con sottilissima perfidia.
“Il tempo è tiranno”, si dice. Devo confermare. Molti di voi obietteranno dicendo che basterebbe una migliore organizzazione, che “volere è potere”. In teoria di sicuro, ma in pratica non direi.
Il più delle volte tendo a mettere in secondo piano le mie esigenze (tra cui, appunto, l’aggiornamento del blog) per fare spazio a quelle dei clienti/collaboratori/familiari/amici: ogni categoria ne ha parecchie (troppe, a volte!) e per soddisfarle tutte in maniera puntuale e concreta, devo necessariamente rinunciare a qualcosa. Senza dimenticare gli imprevisti…
Questione di concentrazione!
Scrivere 2-3 articoli per lavoro, tra ricerca delle fonti, pianificazione, prima bozza e numerose revisioni… significa perdere, come minimo, una giornata. Certo, dipende dal tipo di contenuti, ma un testo articolato richiede concentrazione e quest’ultima richiede tempo.
Un po’ come quando, a scuola, si scriveva un tema: avete mai scritto un tema in mezz’ora? Io francamente no, anche perché rispettare i tempi di consegna (tenendo conto della fase di passaggio dalla “brutta” alla “bella copia”) non era certo uno scherzo!
Non sono contenta di trascurare il mio blog, perché rappresenta un’importante vetrina promozionale. Però so anche di dover dare conto del mio operato ad altre persone, per cui agisco secondo precise priorità. Il primo calendario editoriale della giornata sarà sempre per il cliente e non per me, le condivisioni social arriveranno prima sull’account del cliente e non sul mio.
In ogni caso, cerco di essere presente con regolarità almeno su Twitter, spazio che adoro.
Alla fine è più che altro una scelta. Potrei anche scrivere un paio di articoli prima di dormire, ad esempio, o dedicare un intero pomeriggio a produrre contenuti personali. Però mi sentirei un po’ costretta, troverei questi testi un po’ seriali. Preferisco un’andatura più lenta e ragionata.
Chiedo scusa, quindi, a chi si aspetterebbe articoli giornalieri.
In questo periodo, tra l’altro, sto lavorando a nuovi progetti e mi trovo nella cosiddetta fase “work in progress” che, a sua volta, richiede tempo. Tanto tempo…
Ed ecco che la parolina magica torna a farsi vedere! 😀 Non è un termine di poco conto, pensateci, perché è legato ad un altro, molto presente nelle nostre vite (sempre in teoria, eh?): mi riferisco alla retribuzione. TEMPO e RETRIBUZIONE: una coppia ostacolata, un po’ come Romeo e Giulietta. Nessuno approva la loro unione. Eppure, come si dice, vanno a braccetto!
Caro cliente ipotetico (e non solo)…
… vorrei dirti che: il tempo impiegato a pianificare, organizzare, scrivere e promuovere, occupa, come detto, buona parte della mia giornata. È il mio lavoro. E il lavoro va retribuito.
Non al costo di 2 ore, se per te ne perdo 6. Inoltre: non lavoro solo quando scrivo, ma anche durante la fase di ricerca e selezione delle informazioni. Lavoro quando cerco le immagini per i tuoi spazi social. Lavoro quando invio i comunicati stampa e contatto le redazioni giornalistiche. Lavoro quando ci sentiamo al telefono o su Skype e mentre rispondo alle tue e-mail.
Il mio tempo, il mio lavoro e, soprattutto, la mia retribuzione, non sono decorazioni.
Aggiungo: il tempo ha valore universale. Il mio non vale meno del tuo e viceversa. Ripeto, non ho sempre la possibilità di commentare i blog che seguo, ma devo constatare che, quando accade, ciò che scrivo rimane spesso senza risposta. Beh… se ho trovato tempo per te, forse anche tu potresti trovarlo per me. Non trovi? Soprattutto se, noto a volte, rispondi ad alcuni e ad altri no. Perché?
Infine, un pensiero a chi mi contatta per avere INFORMAZIONI: cioè strategie, bibliografie, revisioni del testo… Queste non sono informazioni, signore e signori. Sono servizi che offro e, come tali, sempre perché richiedono TEMPO, sono a pagamento. Eh sì! Se poi, per pura educazione e gentilezza, dovessi decidere di aiutarvi ugualmente con qualche piccolo suggerimento, magari il link ad un articolo o il titolo di un libro… sarebbe gradito un GRAZIE.
Anche questa parola, giusto per essere chiari, non è un elemento decorativo. Almeno per me.
P.S. Detto ciò… torno presto con un po’ di novità. Stay tuned! 🙂
Hai davvero ragione Chiara, anche io posso confermarti che da quando sono diventato freelance riesco a dedicare meno tempo al mio blog, a quelli degli altri, e ai miei canali social (anche se, a maggior ragione, sono attività che andrebbero fatte con più costanza).
E’ proprio una questione di tempo, ma anche di energie, in quanto il lavoro frazionato e progettuale, a volte anche molto più imprevisto e immediato, ti succhia più energie in minor tempo. Per cui la sera è dura scrivere un post fatto bene, o leggersi gli articoli dei tanti amici blogger e commentarli costruttivamente.
Quanto ti capisco! 🙂
Grazie mille Simone, non sai quanto mi conforta questo tuo commento! 🙂
Hai capito benissimo ciò che intendevo dire.
Ammetto di essere discontinua e poco presente, ma volevo sottolineare che non sempre “l’assenza” dev’essere percepita come scarsa professionalità. Ciascuno di noi gestisce il tempo come meglio ritiene opportuno e funzionale al proprio lavoro e alle proprie esigenze. L’importante è continuare a seguire le conversazioni, anche dietro le quinte, tenersi aggiornati e intervenire appena possibile, come hai ben scritto tu, in modo costruttivo.
non fa una piega, Chiara. Io ti aspetto volentieri. Più sarai soddisfatta e più i tuoi contenuti saranno di qualità, lo so. Ti abbraccio e al prossimo post!
Cara Elena, ti ringrazio infinitamente per la stima, farò del mio meglio per esserne sempre degna! 🙂 I ritmi quotidiani non danno tregua, i lavori devono essere consegnati e la puntualità è un dovere. Almeno per ciò che riguarda me e i miei pensieri, mi piace seguire un percorso più rilassato, anche perché mi rendo conto che solo quando ci si ferma un po’ si riesce davvero a fare ordine tra i post-it reali e… ideali 😉 Ricambio l’abbraccio, a presto!
Ciao Chiara, ti contatto giusto per chiederti se puoi revisionarmi un post…ehi, ehi! Scherzo! Non sai quante volte mi telefonano per risolvere problemi legati al web impegnandomi per ore! Alla fine a malapena un grazie. ..perché tanto “io sui computer ci lavoro! ” Come ti capisco! Un grosso abbraccio!
Ciao Katia! Proprio così… ecco perché il tempo ha un grande valore! Forse dovremmo scriverlo sul sito?! 😉 Grazie, un grande abbraccio anche a te!