ComunicareilSociale.it – un social network per cittadini attivi

Questa settimana ti presento un progetto digitale dedicato a cittadini attivi, operatori sociali, volontari, operatori culturali, insegnanti e studenti, enti pubblici e ONG: ComunicareilSociale.it.

La sua particolarità? È il primo social network dedicato al sociale. Una community, uno spazio aperto a chiunque voglia raccontare una storia, un’iniziativa, sollevare l’attenzione su un tema di interesse collettivo o fare un’azione di denuncia. Ho intervistato Gianluca Sciannameo per saperne di più.

Gianluca è un co-founder della piattaforma, ma anche giornalista pubblicista, critico cinematografico, esperto di produzione low-budget, autore di documentari sociali e lavori di video-documentazione.

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Comunicare il Sociale.it – home page


1. Ciao Gianluca, grazie per la partecipazione. Vorresti raccontarci quando e perché hai deciso di creare la piattaforma ComunicareilSociale.it?


ComunicareilSociale.it nasce innanzitutto come associazione nel 2011 grazie ad un bando pubblico, che ne ha finanziato l’avvio.  La successiva creazione e gestione – attraverso un costante lavoro redazionale – della piattaforma deriva dall’interesse e dalla provenienza “sociale” che accomuna i tre soci fondatori della Cooperativa Camera a Sud. L’idea alla base del portale consiste nel declinare gli strumenti e le modalità di comunicazione tipici dei social network in un’ottica non generalista, al servizio e per lo sviluppo della partecipazione dal basso.

ComunicareilSociale.it è nato dunque per dare voce, spazio e visibilità al variegato mondo del non-profit, alle iniziative e all’impegno quotidiano dei singoli, offrendo a tutti questi soggetti la possibilità di comunicare efficacemente (anche in un’ottica di fundraising), con modalità economicamente sostenibili e attraverso un linguaggio specifico. Quindi accogliere, trasmettere e condividere informazioni, idee e progetti fra operatori sociali, cittadini, organizzazioni e comunità; stimolare lo scambio di conoscenze, di prospettive e di punti di vista; fare azione sociale e di denuncia, creare reti, proporre, raccontare il mondo dal proprio punto di osservazione.

Secondo noi, la comunicazione sociale serve non solo ad informare, ma a generare azioni concrete, a stimolare l’impegno e la partecipazione. Inoltre, fare comunicazione sociale, per un mondo come quello del non profit che, pur mettendo in campo risorse, competenze e capacità di dare risposte innovative a grandi problemi, non si racconta mai abbastanza, significa fare un’operazione di “capitalizzazione del sapere” che porta beneficio a tutti.

Se è vero che ciascuno apprende anche e soprattutto dagli errori condividere le esperienze diventa quindi non solo una vetrina del proprio lavoro, ma una concreta possibilità di innovare e migliorare.


2. Come funziona e, soprattutto, come è possibile sfruttarne al meglio le potenzialità?


ComunicareilSociale.it si avvale degli strumenti comunicativi e della possibilità di fare rete propri dei social network ma con obiettivi e contenuti affatto generalisti.

Tutti, associazioni, organizzazioni non- profit ma anche singoli, privati cittadini possono in brevissimo tempo e facilmente creare il proprio account sulla piattaforma e così pubblicare e condividere con la community: notizie, video, album fotografici, eventi.

Chiunque può inoltre costruire un proprio minisito sul portale e dunque gestire con facilità uno spazio dedicato da riempire con contenuti e notizie relative alle proprie attività.

La possibilità di avere una pagina personale dove dare visibilità in autonomia ai propri progetti e al proprio lavoro può sicuramente essere considerata uno degli aspetti che permettono di sfruttare al massimo delle opportunità offerte dal portale.


3. Si tratta di un progetto creato dalla Cooperativa Camera a Sud (di cui sei co-founder), o stiamo parlando di due realtà separate?


Comunicareilsociale.it e Camera a Sud intrattengono un rapporto di sinergia. Sinergia che trova la sua ragion d’essere nell’intento di utilizzare il video e gli strumenti della comunicazione per raccontare le storie e i progetti di chi – singoli o gruppi –  risulta costantemente impegnato nel lavoro e nella dimensione del sociale godendo però generalmente di poca visibilità e non avendo di solito a disposizione, per narrarsi ed essere visibile, gli strumenti comunicativi che invece hanno le realtà afferenti al mondo del profit. Camera a Sud può essere considerato il braccio operativo delle produzioni che Comunicareilsociale.it propone al mondo del non profit.

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Cooperativa Camera a Sud – sito web


4. ComunicareilSociale.it è un social network aperto a tutti: singoli cittadini, operatori socio-culturali, associazioni. Qual è l’argomento su cui si discute di più e, secondo te, perché?


Sono davvero svariati i temi trattati ed è quindi complicato fare una stima di questo tipo.
Molto presenti risultano i contenuti relativi alle questioni della discriminazione di genere (donne, omosessuali, trans), alla disabilità, alla vita nel carcere, al tema ambientale e – non da ultimo – alla situazione dei migranti. Posso dire che ultimamente molti utenti  stanno condividendo e diffondendo informazioni e programmi relativi a eventi e iniziative di varia natura –  sempre ovviamente afferenti alla sfera del sociale – organizzati e realizzati sul territorio italiano.
È come se molti utenti di ComunicareilSociale.it utilizzassero la piattaforma per amplificare le occasioni e la possibilità di partecipare, impegnarsi, incontrarsi.


5. Gli utenti della community possono condividere testi, foto, video, eventi: qual è lo strumento più utilizzato?


Variegata è anche la modalità tramite cui i vari argomenti vengono sollevati. Spesso gli utenti pubblicano post relativi a documentari, film o progetti e mostre fotografiche che incontrano, o trattano le tematiche in oggetto attraverso il valore aggiunto insito nella dimensione artistica.


6. ComunicareilSociale.it è anche un’agenzia di comunicazione sociale specializzata in video-documentazione. Cosa significa per te “comunicare il sociale”? 


“Comunicare il sociale” significa innanzitutto per me raccontare delle storie.
E le storie che noi vogliamo raccontare sono l’impegno di chi ogni giorno tenta da solo o con gli altri, in vari modi e a vari livelli di migliorare il mondo in cui viviamo.

È per questo che “comunicare il sociale” vuol  dire anche – al tempo stesso – dare vita a queste storie, affermarne l’esistenza  attraverso la possibilità che ComunicareilSociale.it dà a tutti di autonarrarsi cioè di rendersi visibili ed entrare maggiormente rapporto con il mondo esterno.


Un gruppo di lavoro davvero in gamba. La mia mission è quella di valorizzare buone idee e buone cause, realtà meritevoli. Magari piccole, ma dal cuore grande. E ComunicareilSociale.it, diciamolo, merita!